Indice delle Parashot
di Bemidbar
Se non indicato diversamente i commenti
sono di Jonathan Pacifici
I sunti delle Parashot
sono stati compilati da Dante Lattes (qui il testo
completo).
Genesi/Bereshit | Esodo/Shemot | Levitico/Vaikrà | Numeri/Bemidbar | Deuteronomio/Devarim
Il Libro di Bemidbar
Il libro di Bemidbar o dei Numeri consta di 36 capitoli, e si
può dividere anche esso in tre parti:
dal Cap. 1 al 10 dà il
censimento delle tribù e l’ordine degli accampamenti;
dal Cap. 11 al 21 si narrano
le varie tappe e le vicende, del viaggio nel deserto, l’episodio degli
esploratori, la ribellione del popolo e il castigo inflittogli e la rivolta di Korach contro Mosè.
Dal Cap. 22 al 36 narra gli
avvenimenti che ebbero per soggetto la generazione del deserto e specialmente
quelli degli ultimi anni, gli oracoli del falso profeta Bilàm
e la conquista della Transgiordania.
Bemidbar, Numeri 1,1 - 4,20
31
Censimento della popolazione maschile - Ordine dell’accampamento e
ordine di marcia - I Leviti e i loro compiti - Censimento dei Leviti e dei
primogeniti - Ordine di marcia.
Mosé è incaricato di procedere
al censimento della popolazione maschile atta alle armi; il primo capitolo del
IV Libro ne registra i risultati tribù per tribù. I Leviti sono esclusi dal
censimento essendo addetti permanentemente al servizio del Tabernacolo e al suo
trasporto. Quindi si dà l’ordine per la disposizione e
l’organizzazione dell’accampamento in cui dovevano schierarsi le
varie tribù, tutto intorno al Tabernacolo. Dopo un cenno intorno alla famiglia
sacerdotale di Aronne, si fissano le funzioni dei Leviti e si dà il numero dei
componenti di ciascuna delle loro famiglie coi rispettivi compiti. Dopo aver
proceduto ad un terzo censimento, quello dei primogeniti, che dovevano lasciare
il loro posto di sacerdoti della famiglia alla tribù dei Leviti, si fa ancora
una quarta numerazione, quella delle famiglie dei Leviti addetti a speciali
incarichi nel Tabernacolo.
Bemidbar, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Bemidbar, rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Bemidbar, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
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La parashà cantata, Beniamino Di Veroli
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Lezione di Yakov Lattes fonti
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Il
conteggio ed i nomi, rav Benedetto Carucci
Intorno al Santuario,
intorno alla Torà
Il
Censimento presso gli Ebrei, Alfredo Ravenna
Essere uguali, essere sé
stessi
Bemispar
bemishkal hakol manui
Rapporto con la parashà: L’accenno
al grande numero dei figli di Israele in avvenire, nel primo verso della haftarà, richiama il loro numero effettivo nel secondo anno
dall’uscita dall’Egitto, calcolato nella parashà.
Commento alla haftarà, rav Alfredo S. Toaff
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
Nasò, Numeri 4,21 - 7,89
32
Ancora il censimento dei nuclei levitici - Loro compiti - Misure di purità
e di ammenda - La donna sospetta di adulterio - Il nazireo - La benedizione
sacerdotale - Le offerte dei principi delle tribù.
Continuano
le disposizioni relative al censimento e agli incarichi attribuiti alle
famiglie levitiche nel trasporto delle varie parti del Tabernacolo. Stabilite
le funzioni dei leviti, si ordina l’allontanamento dal campo di persone
impure o affette da determinate malattie; e poiché la impurità non va limitata
al corpo soltanto, si emanano alcune norme concernenti il reato di
appropriazione indebita e il sospetto di adulterio colla relativa cerimonia a
cui doveva sottoporsi la donna accusata dal marito di infedeltà coniugale. Si
passa poi ad un’altra classe di persone dedite ad una eccezionale vita di
rinunzia, cioè a coloro che facevano voto di nazireato, ed ai riti e doveri
relativi; il capitolo si chiude con la formula della benedizione sacerdotale.
Il seguente capitolo VII descrive le offerte dei principi delle tribù in
occasione della consacrazione del Tabernacolo.
Nasò,
facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Nasò, rav
Riccardo Pacifici z”l
Parashat Nasò, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
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La parashà cantata, Rav Haim Della Rocca
♫
La
Bircat Coanim, Rav Roberto Della Rocca
Lo studio della Torà tra
padri e figli
I tre campi
dell’anima d’Israele
Gens, spazio e tempo
nella Birkat Coanim
Commento alla haftarà, Dante Lattes
Rapporto con la parashà: si narra di
Sansone, vincolato da voto di nazireato, le norme relative al quale sono date
nella parashà.
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
Beaalotechà, Numeri 8, 1 - 12,16
33
Il candelabro - La consacrazione dei leviti - La celebrazione della Pasqua
- La nube sul Tabernacolo - Le trombe d’argento - La ripresa della marcia
- Il malcontento della plebe - Le quaglie - La maldicenza di Miriam.
Dopo aver
brevemente ripetuto alcune istruzioni riguardanti il candelabro, Mosé dà gli ordini relativi alla purificazione rituale dei
leviti e alla cerimonia di istallazione del loro servizio e quindi descrive la
celebrazione della Pasqua colle disposizioni che avrebbero dovuto applicarsi a
coloro che, per vari impedimenti, non avessero potuto celebrarne la ricorrenza
nella sua data normale. Essendo sul punto di riprendere il viaggio, vengono
date le disposizioni relative ai segnali della partenza ed è quindi descritto
l’ordine di marcia. La stanchezza del cammino prima e poi la desolata
distesa sabbiosa e la monotonia del cibo sempre eguale dettero pretesto ad una
duplice rivolta del popolo che sognava ancora i pesci e le verdure
dell’Egitto. Per saziare la sua fame di carne, Dio fece venire dal mare,
spinte dal vento, nuvole di quaglie. Ma l’avidità di quelle folle fu
punita perché molti morirono d’indigestione, per cui il luogo ebbe il
triste nome di Sepolcri della cupidigia.
A questo
doloroso episodio seguì un deplorevole atto di maldicenza da parte dei due
fratelli Aronne e Miriam contro Mosé, in seguito al
quale la donna fu per castigo divino colpita dalla lebbra, da cui fu presto liberata
per intercessione del profeta.
Beaalotechà, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Beaalotechà,
rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Beaalotecha, Dante Lattes da
Nuovo Commento alla Torà
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La parashà cantata, Jonathan Pacifici
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Lezione di Pinchas Leiser fonti
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Il
viaggio dell’Arca, Rav Roberto Della Rocca
Ci
chiamano ‘Popolo del Libro’
Inaugurato
il Santuario, Pesach a Mozzè
Shabbat
“Moshè
muore, Jeoshua fa entrare Israele nella Terra”
Commento alla haftarà, rav Elio Toaff
Rapporto con la parashà: Nella haftarà è menzionato, come nella parashà,
un candelabro d’oro.
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
Shelach lechà, Numeri 13, 1 -
15,41
34
La spedizione d’inchiesta degli esploratori e il loro rapporto
negativo - L’impressione e la ribellione del popolo - L’intervento
di Mosé e le divine repressioni e minacce - Il
castigo - Un’appendice alle norme dei sacrifizi:
l’offerta farinacea e le libazioni - La challàh
- Il sacrifizio di peccato per colpe involontarie -
Lo zizzìth.
Nella
previsione o nella speranza di giungere presto ai confini della Terra promessa,
Mosé invia una spedizione d’inchiesta di 12
membri per esaminare il carattere e la condizione del paese, la qualità dei
suoi abitanti, ecc., e farsi un’idea concreta delle difficoltà che si
dovevano superare nell’azione di conquista o di penetrazione. Il rapporto
della maggioranza degli esploratori è negativo e pessimista, per cui il popolo
impaurito si ribella e si rifiuta di proseguire il cammino, minacciando di
tornare in Egitto. Riusciti vani tutti i tentativi per persuaderlo ad un
contegno più coraggioso e più fiducioso, Dio era sul procinto di farla finita
con quella gente ignava e ribelle, se Mosè non fosse intervenuto colla sua
preghiera. Sospeso il più severo ed estremo giudizio, quella generazione ormai
incorreggibile viene condannata a vagare per 40 anni nel deserto ed a lasciare
là la sua inutile vita, riservando alla nuova generazione più agguerrita e più
coraggiosa la sospirata conquista d’una patria. Nella previsione che
prima o poi Israele si stabilisca sul suo suolo, si danno ulteriori
disposizioni intorno ai sacrifici che sarebbero stati offerti dal popolo in
segno di grazie Dio o in espiazione di involontarie colpe. L’episodio
doloroso di un ebreo colto a tagliar legna di sabato dà luogo alla sua condanna
e all’ordine dello zizzìth quale richiamo
e segno mnemonico dei propri doveri contro le seduzioni e i traviamenti dello
spirito.
Shelach lechà, facsimile dal
Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Shelach lechà, rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Shelach lechà, Dante Lattes da Nuovo
Commento alla Torà
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La parashà cantata, Jonathan Pacifici
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Lezione di Ariel Rathaus fonti
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Lo
zizzit ed il techelet nella
parashà, rav Riccardo Di
Segni. Limud per Rosa Perugia Gay z”l.
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Breve
commento alla parashà di Shelach
Lechà, Jonathan Pacifici
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Come
far fallire un progetto, rav Roberto Della Rocca
I 12
esploratori spiegati da 12 rabbanim - ebook in occasione del Bar Mizvà
di Aldo Efrati
Osservare la Torà per
ricostruire il Tempio
Gli ‘scudi’
di Jeoshua e Calvev
La manna del deserto e il
pane di Erez Israel
Rapporto con la parashà: Sia
nella parashà, come nella haftarà
si parla si parla di esplorazione della terra destinata ad Israele.
Commento alla haftarà, Dante
Lattes
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
35
La rivolta di Qòrach e compagni e la loro
condanna - La reazione del popolo e la sua punizione - La vittoria di Aronne -
Doveri e diritti dei sacerdoti - Diritti dei leviti e loro doveri verso i
sacerdoti.
Contro Mosé ed Aronne scoppiava improvvisa una congiura. Non
essendo stato possibile sedarla in nessuna maniera, dovette intervenire la
divina giustizia ed eliminare i ribelli. Ciò provocò un gran malcontento fra il
popolo, malcontento che si manifestò in una specie di sommossa contro i due
fratelli. Anche in questo frangente dovette intervenire la giustizia divina che
colpì con una improvvisa epidemia i rivoltosi. E poiché la causa di tutte
queste turbolenze erano la dignità ed il privilegio sacerdotale conferito alla
famiglia di Aronne, fu ritenuto opportuno dimostrarne la legittimità ricorrendo
al giudizio di Dio. Da questa prova Aronne uscì vittorioso.
Riconfermata
la famiglia di Aronne nel suo grado, vengono fissati i diritti e i doveri della
casta sacerdotale e della subordinata classe dei leviti, coi relativi
appannaggi.
Korach, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Korach, rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Korach, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
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La parashà cantata, Sergio Amati
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Breve
commento alla Parashat Korach,
Rav Riccardo Di Segni
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Lezione di Pinchas Leiser fonti
La rivolta, le donne ed i
capelli
La guardia del Santuario,
la guardia del cuore
La parcelliazzazione di Korach
Commento alla haftarà, Dante
Lattes
Rapporto con la parashà: Le
proteste di Samuele di avere sempre agito onestamente ricordano quelle analoghe
di Mosè.
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
36
La vacca rossa - L’ acqua di purificazione - Morte di Miriam -
L’ acqua dalla roccia - Rifiuto di passaggio da parte del Re di Edòm - Morte di Aronne - Battaglia coi Cananei - Il
serpente di rame - Le stazioni del deserto - Vittoria sugli Emorei
e conquista del loro territorio - Sconfitta di ’Og
re di Bashàn.
Colle ceneri
risultanti dal sacrifizio di una vacca rossa e con
altri ingredienti versati nell’acqua si doveva fare un liquido che
sarebbe servito come mezzo di purificazione. Ripreso il cammino, dopo la lunga
permanenza nel deserto di Sinai, gli Ebrei penetrano nel deserto di Zin dove Miriam, sorella di Mosé,
muore e dove si rinnovano le proteste del popolo per la mancanza d’acqua
e per l’insopportabile sete. Mosé, invitato da
Dio insieme con Aronne a parlare alla roccia perché ne scaturisse
l’acqua, colpì invece il sasso con la verga; per questa dimostrazione di
poca fede i due fratelli furono esclusi dall’ingresso nella Terra
promessa.
Volendo
riprendere la marcia, Mosé mandò a chiedere al re di Edòm il permesso di attraversare il suo territorio fino
all’opposto confine; ma ne ebbe un rifiuto categorico, sicché gli Ebrei
furono costretti a seguire un’altra strada. Giunti al monte Hor al confine dell’Idumea, Aronne moriva.
Alla notizia
dell’avanzata degli ebrei verso le sue terre, il cananeo re di Aràd li assalì e ne catturò un certo numero; ma nella
battaglia che ne seguì fu sconfitto e le sue città furono messe a ferro e
fuoco.
Ripreso il
cammino lungo il confine dell’Idumea, il popolo si rivoltò ancora una
volta perché la manna gli era venuta a noia. La ribellione fu punita mediante
l’incursione e l’assalto d’una quantità di serpenti velenosi
che fecero strage della popolazione. Come mezzo di immunizzazione contro il
morso dei serpenti Mosé ebbe l’ordine di
fabbricare un serpente di rame e di collocarlo in cima ad una pertica, per cui
bastava la sua vista per rendere innocuo il veleno.
Vengono poi
descritte le varie tappe del viaggio fino al paese degli Emorei
il cui re Sichon, avendo rifiutato agli Ebrei il
passaggio attraverso il suo territorio e avendoli attaccati fu sconfitto e
perdette il trono e la libertà. Lo stesso accadde a Og
re di Bashàn. Così gli ebrei erano giunti presso le
rive del Giordano.
Hukat, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Hukat, rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Hukat, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
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La parashà cantata, Jonathan Pacifici
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Lezione di Pinchas Leiser fonti
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La Cantica del
Pozzo, Jonathan Pacifici
La profonda differenza tra
le due Cantiche
Commento alla haftarà, Dante
Lattes
Rapporto con la parashà: Jefte, nelle sue trattative con gli Ammoniti ricorda
particolari relativi alla conquista della Transgiordania, narrati nella parashà.
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
37
Balàq re di Moàb invita Balaamo a usare le
sue magiche arti a danno d’Israele - incertezze e avventuroso viaggio di Balaamo - L’asina che parla - Profezie a favore
d’Israele - Delusione di Balàq e partenza del
mago - Traviamento degli Ebrei.
Balàq re di Moàb,
impaurito per la vicinanza degli Ebrei, ricorreva al mago Balaamo
perché lo aiutasse colle sue arti a ricacciarli lontano dalle sue terre. Dopo
qualche tergiversazione il mago partì sulla groppa della sua asina, ma lungo la
strada un angiolo gli sbarrò il cammino. Alla vista dell’angiolo, l’asina si era gettata per terra,
con grande ira del padrone, ai cui colpi la povera bestia reagiva con un
commovente discorso. Poi anche il grand’uomo scorse l’Angiolo a cui
chiese perdono, dichiarandosi pronto a tornare indietro se glielo avesse ordinato.
Accolto con grandi onori dal re di Moàb, Balaamo dovette deludere amaramente le sue speranze perché,
invece di imprecare contro gli Ebrei, ne esaltò ripetutamente il grande destino
e poi fece ritorno al proprio paese. La vicinanza dei
Moabiti fu
fonte di corruzione per gli Ebrei e cagione di grave castigo.
Balak, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Balak, rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Balak, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
♫
La parashà cantata, Jonathan Pacifici
Il
carattere di Bil’àm, Josef Zevi Herz
La voce e le mani: le
benedizioni di Balak
Il toro ed il montone di Bilam
La fonte delle regole del
Re Messia
Rapporto dell’haftarà con
la parashà: Sono ricordati Balak
e Bilam dei quali si parla diffusamente nella parashà.
Commento alla haftarà, Dante
Lattes
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
Pinechas, Numeri 25, 10 - 30, 1
38
L’elogio di Pinechàs per il suo zelo - La
guerra contro i Midianiti - Il secondo censimento -
Il diritto di successione ereditaria - Il caso delle figlie di Zelofchàd - La nomina di Giosuè quale successore di Mosé - Il sacrificio quotidiano e quello aggiuntivo del
sabato, le offerte per il novilunio, per la Pasqua, per il Capo d’anno,
per il giorno d’espiazione e per i Tabernacoli.
L’atto
di giustizia compiuto da Pinechàs contro la coppia
immorale suscita l’approvazione divina e gli procura la dignità
ereditaria di sommo sacerdote. Mosé riceve
l’ordine di muovere in guerra contro i Midianiti
e di procedere ad un nuovo censimento della popolazione. Le figlie di Zelofchàd, rimaste orfane e non avendo fratelli, chiedono
di poter entrare in possesso dell’eredità paterna, ciò che viene loro
concesso. Mosé ha l’annunzio della sua prossima
morte e l’ordine di procedere alla trasmissione dei suoi poteri nelle
mani di Giosuè; ciò che egli fa. Si descrivono poi i sacrifici che si dovranno
offrire quotidianamente e nelle varie ricorrenze dell’anno.
Pinchas, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashat Pinchas, rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Pinechas, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
♫
La parashà cantata, Jonathan Pacifici
♫ Aspetti
femminili della parashà, Sandro Di Castro
Il
Censimento presso gli Ebrei, Alfredo Ravenna
Il rapporto tra le
generazioni
Moshè e Jehoshua, maschile e femminile
Rapporto dell’haftarà con
la parashà: Lo zelo del profeta Elia richiama alla
mente quello di Pinechas.
Commento alla haftarà, rav David Schaumann e Raoul Elia
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
Mattot, Massè Numeri 30, 2 - 32, 42 e Numeri 33, 1 - 36, 13
(le due parashot si leggono quasi sempre unite)
Mattot
39
Norme sui voti e la loro validità - La campagna contro i Midianiti - Il bottino di guerra - Concessioni territoriali
alle tribù di Reuvèn e di Gad
e a metà della tribù di Manasse e condizioni relative.
La parashah contiene nel capitolo XXX le norme relative ai
voti, soprattutto ai voti pronunziati dalle donne, sottoposte alla potestà
paterna ed a quella maritale. Quindi nel cap. XXXI si narrano i preparativi per
la guerra contro i Midianiti e i risultati felici
della campagna coi prigionieri fatti e il bottino raccolto; intorno ai primi Mosé emana ordini di estrema severità mentre dà
disposizioni per la spartizione della ricca preda di bestiame e di oggetti, di
cui viene fatta la statistica. Fra le tribù fornite tutte di greggi, quelle che
ne possedevano di più cospicue erano le tribù di Reuvèn
e di Gad, per cui essi chiesero che fosse
immediatamente attribuita loro quella parte del territorio cananeo conquistato
lungo la riva sinistra del Giordano. Mosé li
accontentò a patto che essi si obbligassero a cooperare colle altre tribù alla
conquista delle terre poste oltre il fiume, per quanto
lunga fosse
la campagna. Il patto fu accettato e le tribù di Reuvèn
e di Gad e metà di quella di Manasse presero possesso
del territorio tolto a Sichòn re degli Emorei e ad Og re del Bashàn.
Massè
40
Le tappe del viaggio degli ebrei dall'Egitto al Giordano - I confini della
Terra promessa - Le Città levitiche e le città di rifugio - Codicillo alla
legge sul diritto di eredità da parte delle donne.
Si traccia
in questa parashah l’itinerario seguito dagli
Ebrei tappa per tappa, per giungere dall’Egitto al Giordano. Sulla soglia
della Terra promessa si avverte il popolo intorno al pericolo che correrebbe se
lasciasse sopravvivere il culto idolatrico e ai danni morali che deriverebbero
dalla convivenza con le antiche popolazioni pagane. Dopo aver delimitato i
confini ideali della Terra promessa a sud, ad ovest, a nord e ad est, si
stabilisce quante città col relativo suburbio dovevano essere attribuite ai
Leviti per le loro famiglie e per i loro bestiami e quante città dovevano
essere destinate ad asilo temporaneo degli omicidi involontari; a questo
proposito si definisce quale doveva considerarsi omicidio premeditato e quale
accidentale. Ritornando sul caso delle figlie di Zelofchàd
si dispone che le donne eredi dei beni paterni non potessero andare spose altro
che agli uomini delle loro tribù onde evitare il passaggio del patrimonio da
una tribù all’altra.
Testo e traduzione di Mattot Numeri 30, 2 -
32, 42
Testo e traduzione di Massè Numeri 33, 1 -
36, 13
Mattot, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Massè, facsimile dal Pentateuco di Shadal
Discorsi sulla
Torà, parashot Mattot-Massè,
rav Riccardo Pacifici z”l
Parashat Mattot, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
Parashat Masè, Dante Lattes da Nuovo Commento alla Torà
♫
Parashà Mattot cantata, Sergio
Amati
♫
Parashà Masè cantata, Sergio
Amati
I voti ed il loro
scioglimento
Il nostro attaccamento ad
Erez Israel
Rapporto dell’haftarà con
la parashà: Si tratta della assegnazione del
territorio della Transgiordania alle tribù che lo avevano chiesto subito dopo
la conquista, come è narrato nella parashà.
Il testo
dell’haftarà di Mattot
Commento alla haftarà, Dante
Lattes
Rapporto dell’haftarà con
la parashà: Si parla della esecuzione dei comandi
contenuti nella parashà quanto all’assegnazione
di città di rifugio per gli omicidi involontari, città che erano scelte fra
quelle che servivano di abitazione ai Leviti.
Il testo
dell’haftarà di Massè
Commento alla haftarà, Dante Lattes, rav Paolo Nissim
Tutte le haftarot di Bemidbar nella traduzione di Shadal
Genesi/Bereshit | Esodo/Shemot | Levitico/Vaikrà | Numeri/Bemidbar | Deuteronomio/Devarim