B.H.
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עֵרוּב
ERUV
Nei
giorni di festa solenne è lecito cucinare, cuocere in forno,
mettere cibi in caldo e accendere lumi per le necessità della giornata stessa
(sempre da considerarsi iniziata e terminata con la sera) ma non per le
necessità di altri giorni. Però di sabato non si può compiere
nessuna di queste azioni e la preparazione dei cibi e dei lumi per quel giorno
viene fatta di regola il venerdì.
Se il venerdì è giorno di festa
solenne, in linea di principio non si potrebbe preparare niente in quel giorno
per il successivo; e
se anche il giovedì è giorno di festa solenne, lo stesso per quel giorno.
D’altra
parte, è doveroso che il sabato sia onorato con cibi scelti ed è dovere
di accendere i lumi prima dell’inizio di esso; per provvedere a queste
necessità e d’altra parte non trascurare che di regola in un giorno festivo non
si prepari niente per un altro giorno, si compie l’atto dell’Eruv tavshilin (letteralmente:
miscuglio di cibi);
cioè
si prepara qualcosa per il sabato prima che si inizi la festa solenne, in modo
che quello che si farà per il sabato in quel giorno non sia tutto quello che è
necessario, ma solo un completamento, quasi un accessorio, di quel che si era
fatto prima.
L’Eruv tavshilin va fatto
prima del tramonto della vigilia del giorno festivo, e ciò che si è
preparato non deve esser consumato prima dell'inizio del sabato;
molti usano lasciarlo per l’ultimo pasto sabbatico.
[rav Menachem Emanuele Artom].
Cosa è l’Eruv tavshilin
Breve lezione video
di rav
Riccardo Di Segni
sulle basi dell’Eruv
Le Halachot dell’Eruv
tavshilin
rav Alberto Somekh, ascolta
Il testo per mettere
in pratica la mizvà dell’Eruv
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N.B.: la berachà va recitata sempre in ebraico mentre
il testo della
formula dell’Eruv può essere recitato in italiano.
Pesach 5782 -
2022